DISCOGRAPHY
giambiarra
(2022)
GIAMBIARRA, by Azzurra music label, is the new recording project recorded in full lock-down with Furio Di Castri on double bass. Four compositions by Simone, four by Furio, two by both, and some reinterpretations by authors who have marked the music of the '900, Pixinguinha (Segura ele), T. Monk (Pannonica), Nelson Cavaquinho (Luz ngra) and a tribute to Lucio Battisti (The things they think).
GIAMBIARRA, per l'etichetta Azzurra music, è il nuovo progetto discografico registrato in pieno lock-down con Furio Di Castri al contrabbasso. Quattro composizioni di Simone, quattro di Furio, due di entrambi, e alcune rivisitazioni di autori che hanno segnato la musica del ‘900, Pixinguinha (Segura ele), T.Monk (Pannonica), Nelson Cavaquinho (Luz ngra) e un omaggio a Lucio Battisti (Le cose che pensano).
visions
(2022)
Cod: 8033749226242
VISIONS is a musical project born from the passion for composition matured over the years through dedication and continuous research.
The work (Volume I and Volume II) contains a total of 12 compositions composed for small ensemble (flute, trumpet, prepared piano, 5 violins, viola and voices), electronically reworked, and some synthetics sounds. A process that lasted about three years, in which Simone conducted continuous research on stamps and on the sounds that have always fascinated him: the grotesque and the macabre. There are many references to great composers of the twentieth century who opened the doors to this way of working sound and shape it in ever-changing ways, such as Ligeti, Scelsi, Penderecki, Lutoslawski, Berio, Stockhausen, Grisey.
Visions is therefore conceived as a journey that travels a road from two points of view, such as there are two volumes that reflect it. The first (Volume I) describes a dystopian reality, in which one immediately experiences an emotion of terror and meaning of the macabre. We are in a world dominated by a chilling and disturbing society where surviving is the only condition of rest.
The second (Volume II) emphasizes the psychological character experienced by those who have fallen into it absurd reality. Fear, anguish, panic and oppression are the feelings that torment such individuals during their journey which seems to recall Dante's trip.
VISIONS è un progetto musicale nato dalla passione per la composizione maturata negli anni attraverso dedizione e continua ricerca.
L'opera (Volume I e Volume II) contiene un totale di 12 composizioni composte per piccolo ensemble (flauto, tromba, pianoforte preparato, 5 violini, viola e voci), rielaborate elettronicamente, e alcuni suoni sintetici. Un percorso durato circa tre anni, in cui Simone ha condotto una continua ricerca sui timbri e sui suoni che lo hanno sempre affascinato: il grottesco e il macabro. Molti sono i riferimenti ai grandi compositori del Novecento che hanno aperto le porte a questo modo di lavorare il suono e di plasmarlo in modi sempre diversi, come Ligeti, Scelsi, Penderecki, Lutoslawski, Berio, Stockhausen, Grisey.
Visions è quindi concepito come un viaggio che percorre una strada da due punti di vista, in quanto due sono i volumi che la riflettono. Il primo (Volume I) descrive una realtà distopica, in cui si sperimenta immediatamente un'emozione di terrore e un significato di macabro. Siamo in un mondo dominato da una società agghiacciante e inquietante in cui la sopravvivenza è l'unica condizione di riposo.
Il secondo (Volume II) sottolinea il carattere psicologico vissuto da coloro che sono caduti nell'assurda realtà. Paura, angoscia, panico e oppressione sono i sentimenti che tormentano tali individui durante il loro viaggio che sembra ricordare il viaggio di Dante.
CONVERSATION
(2021)
CONVERSATION represents the summary of my musical route and education. In fact, I wanted to intertwine two immanent expressions of music, apparently distant but in reality very close, composition and improvisation and I did it with the support of an great trio: Mauro Battisti on double bass, Fabio Giachino on piano, Ruben Bellavia on drums.
As I said, this project is very important to me because it represents the successful of my educational path and I waited for the right frame before recording an album as a composer and saxophonist, to enable my ideas to mature slowly. I am happy to have forged the relationship with the musicians who play with me, guys with incredible talent and especially with a great sensitivity, human and musical.
The title of this album is Conversation, a term that expresses an essential concept in music. To dialogue, especially in the universe of improvised music, means doing "interplay", or rather feeling, listening to each other, so to talk.
Quoting Dave Brubeck: “jazz is about the only (probabily) form of art existing today in which there is freedom of conversation of the individual without the loss of group contact.”
CONVERSATION rappresenta la sintesi del mio percorso musicale e della mia formazione. Volevo infatti intrecciare due espressioni musicali immanenti, apparentemente lontane ma in realtà molto vicine, composizione e improvvisazione e l'ho fatto con il supporto di un grande trio: Mauro Battisti al contrabbasso, Fabio Giachino al pianoforte, Ruben Bellavia al batteria.
Come dicevo, questo progetto è molto importante per me perché rappresenta il successo del mio percorso formativo e ho aspettato il momento giusta prima di registrare un album come compositore e sassofonista, per far maturare lentamente le mie idee. Sono felice di aver stretto il rapporto con i musicisti che suonano con me, ragazzi dal talento incredibile e soprattutto con una grande sensibilità, umana e musicale.
Il titolo di questo album è Converation, termine che esprime un concetto essenziale nella musica. Dialogare, soprattutto nell'universo della musica improvvisata, significa fare "interplay", ovvero sentirsi, ascoltarsi, quindi parlare.
Citando Dave Brubeck: "il jazz è l'unica (probabilmente) forma d'arte esistente oggi in cui c'è libertà di conversazione dell'individuo senza la perdita del contatto di gruppo".
AT CHARLIE BIRD
(2021)
Il Trio nasce dalla collaborazione tra il sassofonista Simone Blasioli e il batterista Ruben Bellavia durante la registrazione dell'album Conversation, composto dal sassofonista. Il suono del trio risente della forte influenza del jazz americano, in particolare degli ensemble privi di strumento armonico, consentendo di esplorare e distorcere continuamente il territorio dell'armonia. Tre musicisti, ognuno con il proprio percorso musicale che spazia dalla classica al world al rock, accomunati da una profonda passione per il Jazz. Abbandonato il tradizionale concetto di leader solista, il trio ricerca e sviluppa un'armoniosa interazione tra i tre strumenti, creando un repertorio che spazia dalla reinterpretazione di due autori di riferimento, O. Coleman e T. Monk, alla creazione di brani inediti.
The Trio was born from the collaboration between the saxophonist, Simone Blasioli, and the drummer, Ruben Bellavia, during the Conversation's album recording, composed by the saxophonist. The sound of the trio is affected by the strong influence of American jazz, in particular of the ensembles with no harmonic instrument, allowing you to continuously explore and distort the territory of harmony. Three musicians, each with their own musical path that ranges from classical to world to rock, united by a deep passion for Jazz. Abandoned the traditional concept of solo leader, the trio researches and develops a harmonious interaction between the three instruments, creating a repertoire that ranges from the reinterpretation of two reference authors, O. Coleman and T. Monk, to the creation of unreleased songs.